
Il campionato di F1 si è chiuso con il Gran Premio di Abu Dhabi, una gara che ha regalato numerosi momenti emozionanti, tra cui il duello tra McLaren e Ferrari e il confronto interno tra Russell e Hamilton, con quest'ultimo che ha messo a segno un sorpasso decisivo all'ultimo giro. Non sono mancati colpi di scena sin dalle prime fasi, a partire dal controverso incidente tra Max Verstappen e Oscar Piastri. Questo contatto ha causato a Piastri una pesante perdita di tempo e posizioni, facendolo scivolare praticamente in fondo al gruppo, mentre Verstappen, partito tra il centro gruppo, ha ricevuto una penalità di 10 secondi.
La decisione dei commissari ha sollevato diverse discussioni, con alcuni che l'hanno ritenuta eccessiva rispetto all’entità del contatto. Dal mio punto di vista, però, la penalità è giusta, e cercherò di spiegare il motivo. Verstappen, come spesso accade, ha avuto una partenza eccellente e ha tentato un attacco ritardato all'interno su Piastri, che aveva già impostato la sua traiettoria per affrontare la prima curva.
Il contatto è avvenuto all'uscita di curva, con i due che si sono toccati. Sebbene Piastri non abbia lasciato molto spazio, non si può dire che abbia ignorato completamente la presenza di Max, come invece è stato detto più volte in telecronaca, punto che è stato usato come principale argomentazione per scagionare Verstappen.
Guardando l’onboard di Carlos Sainz, è evidente che c'era abbastanza spazio per entrambi, e infatti entrambi sono passati senza problemi. Il problema è che il contatto è avvenuto ben oltre l'apice della curva, e quindi non può essere attribuito a Piastri. Verstappen non è mai riuscito ad affiancare completamente Piastri e, quando ha messo la sua Red Bull sul cordolo, l'anteriore si è alleggerita, causando un sottosterzo che ha spinto la sua vettura verso l'esterno. Questo ha fatto sì che Verstappen toccasse prima la fiancata di Piastri e poi lo agganciasse con la parte posteriore, con conseguente testacoda inevitabile.
Le telemetrie analizzate in tempo reale dalla FIA hanno rilevato che il rilascio dei freni da parte di Verstappen durante la staccata ha avuto un ruolo fondamentale nell'incidente. Forse la penalità avrebbe potuto essere ridotta a 5 secondi, ma la sostanza non cambia.
Dal mio punto di vista, la responsabilità dell’incidente ricade principalmente su Verstappen. Non è la prima volta che assistiamo a un episodio simile, poiché anche quest'anno ci sono stati altri contatti controversi tra Max e i suoi rivali, come in Austria, Ungheria, Austin e Messico.
La costante è sempre la stessa: quando Verstappen è coinvolto, 6 volte su 10 si arriva al contatto, volontario o meno.
© Simone Marchetti