INDYCAR: O'WARD DOMINA IL CAOS DI TORONTO

Il weekend canadese di Toronto, unico appuntamento della IndyCar al di fuori degli Stati Uniti, si è trasformato in un autentico campo di battaglia. A uscire vincitore dal caos cittadino è stato Patricio O’Ward, che dopo il successo ottenuto in Iowa sette giorni fa ha concesso il bis con una prestazione solida e strategicamente impeccabile, portando McLaren alla seconda vittoria stagionale sotto lo sguardo soddisfatto del CEO Zak Brown.

La gara è stata tutto fuorché lineare: cinque caution, incidenti a ripetizione e strategie completamente stravolte. O’Ward, partito su gomme morbide, è stato richiamato subito ai box per liberarsi del compound più delicato. Una mossa rischiosa che si è rivelata vincente grazie alle neutralizzazioni successive, permettendo al messicano di rimontare fino alla vetta e consolidare il secondo posto in campionato, avvicinandosi – seppur ancora a debita distanza – al leader Alex Palou, autore di una giornata opaca.

Dietro di lui, a sorpresa, è rispuntato Rinus VeeKay: il pilota olandese ha riportato il team Coyne sul podio per la prima volta dal 2022, con una gara intelligente e concreta. E se VeeKay ha ritrovato il podio dopo anni, per Kyffin Simpson si è trattato invece del primo assoluto. Il giovane barbadiano ha tenuto alta la bandiera del team Ganassi, in una giornata dove né Palou né Scott Dixon sono riusciti a capitalizzare. Entrambi sono rimasti troppo a lungo in pista nella fase iniziale, scegliendo una strategia conservativa che li ha esclusi dai giochi per la vittoria, chiudendo rispettivamente 12° e 10°.

Colton Herta, che aveva conquistato la pole con un giro magistrale, si è dovuto accontentare della quarta posizione. Dopo aver inseguito Simpson negli ultimi giri, la sua rimonta è stata vanificata da un'ultima caution provocata dal contatto tra Felix Rosenqvist e Nolan Siegel, che ha congelato la classifica e chiuso i giochi con tre tornate d’anticipo.

La squadra Andretti, attesa protagonista del fine settimana, ha portato tre monoposto nei primi sei, ma senza acuti: Ericsson ha chiuso quinto con una bella rimonta e una strategia simile a quella di O’Ward, davanti a Kyle Kirkwood, mai veramente in lotta per qualcosa di più. Settimo Graham Rahal, costante ma lontano dai riflettori.

Giornata da incorniciare per Callum Ilott, ottavo, che ha regalato al team Prema il miglior risultato da quando è approdato in IndyCar. Il britannico si è confermato brillante anche in gara dopo un’ottima qualifica, mentre il compagno di squadra Robert Shwartzman ha concluso 16°, in una corsa prudente e priva di errori.

Non si può dire lo stesso per molti altri: Scott McLaughlin ha aperto la serie di ritiri sbattendo contro le barriere dopo aver perso una ruota, seguito poco dopo da Christian Rasmussen e Alexander Rossi, anche loro protagonisti di errori individuali.

Alla ripartenza del terzo caution, un altro incidente ha messo fuori gioco Jacob Abel e Josef Newgarden, sancendo una domenica nera per il team Penske, salvato solo dalla rimonta di Will Power, 11° dopo essere ripartito dal fondo. Non ha nemmeno preso il via Santino Ferrucci, fermato da un incidente nel warm-up che ha compromesso irrimediabilmente la sua vettura.

Toronto si conferma una pista capace di sovvertire gerarchie e mescolare le carte, premiando audacia e tempismo. E in questo momento, Patricio O’Ward sembra avere entrambi.

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