INDYCAR: DIXON VINCE A MID-OHIO APPROFITTANDO DELL'ERRORE DI PALOU
- Redazione

- 8 lug
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Scott Dixon ha riscritto la storia a Mid-Ohio, centrando la sua 59ª vittoria in carriera in IndyCar con una performance intelligente, costante e perfettamente orchestrata. Dopo oltre un anno di digiuno — l’ultimo trionfo risaliva al GP di Detroit 2024 — il veterano neozelandese è tornato a salire sul gradino più alto del podio, sfruttando un momento di esitazione del compagno di squadra Alex Palou e una strategia impeccabile a due soste che lo ha riportato in testa nella fase decisiva della gara.
La corsa, inizialmente priva di grandi scossoni, si è infiammata proprio grazie al duello interno al team Ganassi. Palou sembrava in controllo, ma due sbavature — rare per il leader del campionato — hanno compromesso la sua gara, spianando la strada a Dixon per un successo dal sapore dolcissimo.
Nonostante la delusione, lo spagnolo può consolarsi con un risultato che, in ottica campionato, resta prezioso: i suoi principali inseguitori hanno raccolto poco, permettendogli di conservare un vantaggio solido in classifica. Palou resta così l’uomo da battere, ma per la settima vittoria stagionale dovrà attendere ancora.
Il terzo gradino del podio è andato a Christian Lundgaard, partito dalla prima fila ma mai realmente incisivo nel corso della gara. La sua strategia ricalcava quella di Palou, ma il passo non è stato all’altezza nei momenti chiave. Discorso diverso per il suo compagno di squadra Pato O’Ward, protagonista di una brillante rimonta dopo una qualifica complicata: il messicano ha chiuso quinto, alle spalle di Colton Herta, che ha perso terreno a causa di un problema nell’ultima sosta.
Felix Rosenqvist ha optato anch’egli per una tattica a due soste, chiudendo al sesto posto dopo una gara solida, mentre Marcus Armstrong — settimo — ha confermato l’ottimo momento del team Meyer Shank, sempre più una presenza stabile nella top ten. Giornata difficile invece per Kyle Kirkwood, solo ottavo al traguardo: mantiene la seconda posizione in classifica generale, ma ora il distacco da Palou supera i 110 punti.
Tra le sorprese di giornata, spicca la rimonta di Rinus Veekay, capace di risalire dal 26° al 9° posto grazie a una strategia aggressiva e ben eseguita. Alle sue spalle Kyffin Simpson, penalizzato da un drive-through per aver accidentalmente investito un meccanico durante una ripartenza dai box (fortunatamente senza conseguenze gravi).
Giornata da dimenticare per il team Penske: il miglior risultato è stato il 23° posto di Scott McLaughlin, completamente fuori ritmo. Peggio ancora per Josef Newgarden, fuori già alla prima curva del primo giro, e per Will Power, costretto al ritiro per problemi tecnici. Un fine settimana nero che lascia l’amaro in bocca alla scuderia americana.
Chi invece può guardare con più ottimismo al futuro è il team Prema: Callum Ilott ha recuperato posizioni fino a chiudere 13°, mentre Robert Shwartzman ha tagliato il traguardo in 21ª posizione, dopo una qualifica complicata per entrambi.
La gara ha visto due interruzioni per bandiere gialle. La prima, già nel giro d’apertura, ha coinvolto Newgarden e Graham Rahal, con l’americano costretto al ritiro dopo essere finito fuori pista. La seconda, al 30° giro, è stata causata dallo stop di Christian Rasmussen per un problema al motore, che ha richiesto l’ingresso della safety car appena un giro più tardi.
In una gara dove l’intelligenza strategica ha contato più della velocità pura, è stato ancora una volta Scott Dixon — il re della costanza — a scrivere il finale.
© Cavalieri Garage & Co.

