INDYCAR: A GATEWAY PRIMO TRIONFO DI KIRKWOOD SU UN OVALE
- Redazione

- 17 giu
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Colpi di scena, ribaltamenti e un finale incandescente: la Bommarito 500, ottava tappa della stagione 2025 della IndyCar Series, ha offerto uno spettacolo degno della sua fama. Sul tracciato ovale del World Wide Technology Raceway di Madison, a prendersi la scena è stato Kyle Kirkwood, che ha conquistato la sua prima vittoria su un ovale – la terza della stagione, la seconda consecutiva dopo Detroit – segnando una nuova tappa nella sua rapida ascesa.
Per il talento della Florida e per il team Andretti si tratta di una conferma importante, che li consacra come gli unici veri avversari di Alex Palou nella corsa al titolo. Il successo è arrivato al termine di una gara giocata su più fronti: velocità, sangue freddo e strategia. Dopo essere rimasto stabilmente in lotta nella top five, Kirkwood ha saputo sfruttare alla perfezione la caution provocata da David Malukas – finito contro il muro dopo un’uscita di traiettoria – per portarsi in terza posizione.
Alla ripartenza non ha perso tempo: ha infilato Pato O’Ward con un sorpasso deciso e ha poi completato la rimonta grazie a uno splash-and-go perfettamente calcolato, che gli ha consentito di beffare anche Scott Dixon, in testa fino a quel momento. Una vittoria costruita con intelligenza e freddezza.
Alle sue spalle, Pato O’Ward si è visto nuovamente soffiare il successo nelle battute finali. Il messicano dell’Arrow McLaren, competitivo per tutta la gara, si è dovuto accontentare del secondo posto, una costante amara in questa stagione. Sul terzo gradino del podio un volto nuovo: Christian Rasmussen ha ottenuto il suo primo podio in IndyCar, nonostante un principio d’incendio che ha colpito la sua vettura durante la prima sosta. Una prova di carattere per il giovane danese.
Scott Dixon, grande protagonista nella fase centrale della corsa, è scivolato in quarta posizione sotto la bandiera a scacchi. Subito dietro, Santino Ferrucci ha confermato il suo ottimo stato di forma con un quinto posto che segue il podio di Detroit. Sesto Conor Daly, poi Veekay e un opaco Alex Palou: lo spagnolo, leader del campionato, ha limitato i danni con un ottavo posto in una gara dove è rimasto in ombra, senza mai realmente impensierire i primi.
Chiudono la top ten Marcus Armstrong e Robert Shwartzman, con quest’ultimo autore di un’ottima prestazione per il team Prema. Per la scuderia veneta è stata una giornata da incorniciare: per la prima volta entrambi i piloti hanno lottato a ridosso della zona punti. Il russo è risalito costantemente dopo un buon avvio, mentre Callum Ilott, dopo aver addirittura condotto la corsa a pochi giri dalla fine, ha dovuto effettuare un pit stop extra che lo ha fatto precipitare in diciottesima posizione. Ma il bilancio generale per Prema è positivo: è stato il miglior weekend finora nella loro avventura in IndyCar.
Tra i momenti più drammatici della gara, l’incidente che ha coinvolto Josef Newgarden: il pilota Penske, in testa al gruppo, si è trovato improvvisamente davanti Louis Foster in testacoda. L’impatto è stato inevitabile, e la vettura di Newgarden si è ribaltata in maniera spettacolare. Per fortuna, entrambi i piloti sono usciti illesi, ma per il team Penske è stata una domenica da dimenticare.
Nessuna delle tre vetture ha visto il traguardo: Will Power, partito dalla pole, è finito contro le barriere a causa di una foratura mentre si trovava in seconda posizione, danneggiando irrimediabilmente una sospensione. Scott McLaughlin ha dovuto alzare bandiera bianca per un guasto alle sospensioni posteriori dopo essere stato anche lui tra i protagonisti delle fasi iniziali.
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