top of page
IMG_5941.jpeg

GP UNGHERIA: PRIMA VITTORIA DI PIASTRI NEL CAOS MCLAREN, E NON SOLO...



La prima vittoria in Formula 1 di Oscar Piastri è arrivata dopo un anno e mezzo di esperienza nel campionato mondiale, con 35 Gran Premi alle spalle. Dopo essersi piazzato al terzo posto a Suzuka e al secondo a Losail nel 2023, oltre a due secondi posti ottenuti a Monte Carlo e Spielberg nel 2024, Piastri è finalmente riuscito a fare quel passo in avanti necessario per salire sul gradino più alto del podio a Budapest.


La carriera di Piastri è stata un'ascesa fulminante: ha conquistato la Eurocup Renault, la Formula 3 e la Formula 2 in successione, guadagnandosi un contratto con il team Alpine. Tuttavia, la squadra francese ha gestito male il talento che aveva tra le mani, lasciandolo fermo per un'intera stagione nel 2022. Il manager di Piastri, l'ex pilota di Formula 1 Mark Webber, ha deciso di trasferirlo alla McLaren nell'estate del 2022, considerando le incertezze di Alpine per il 2023. La McLaren, desiderosa di assicurarsi Piastri, non ha esitato a cogliere l'opportunità.


Questa mossa ha scatenato un'enorme polemica, ma è ormai evidente che i vertici della Renault hanno commesso un grave errore. Guardando al passato recente della Formula 1, la scelta di Webber si è rivelata una delle più brillanti mai viste. La McLaren ha fatto esordire Piastri nel 2023, e il giovane pilota ha subito ottenuto ottimi risultati, culminando con la vittoria in Ungheria. Nel frattempo, Alpine ha continuato a navigare nelle retrovie senza speranze concrete da ormai due anni. È facile immaginare dove sarebbe oggi Piastri se Webber non avesse preso quella decisione decisiva.


Durante il Gran Premio, però, la McLaren ha dimostrato un inaspettato autolesionismo, creando in diretta un pasticcio che ha lasciato tutti perplessi. Piastri, autore di una partenza fulminante, ha mantenuto la testa della gara fino al giro 48 su 70. È stato richiamato ai box due giri dopo il compagno Norris, subendo inevitabilmente un undercut che lo ha portato a perdere la posizione. A quel punto, il vantaggio di Piastri su Norris era di circa due secondi.


Norris si è trovato davanti a Piastri e poco dopo il team ha chiesto a Norris di restituire la posizione al compagno. Ma a quel punto, ci si domanda: perché mettere in atto l'undercut? Il team principal Andrea Stella, principale artefice della rinascita della McLaren, ha giustificato la scelta come necessaria per difendersi da Mercedes e Ferrari, nonostante queste fossero chiaramente distanti e incapaci di minacciare le due McLaren MCL38.


C'è la sensazione che la McLaren sia ancora troppo conservativa, quasi non rendendosi conto di avere la vettura più competitiva del momento. Cosa è successo dunque? Norris non ha preso bene la richiesta del team e ha continuato a spingere, creando un distacco di ben 5 secondi da Piastri. Dal canto suo, Piastri era sicuro che avrebbe riottenuto la posizione, quindi non ha spinto al massimo. L'ingegnere di Norris, Will Joseph, è apparso quasi disperato nel cercare di convincere il suo pilota, e solo a due giri dal termine Norris ha finalmente ceduto la posizione.


Un vero peccato, dato che il tutto poteva essere gestito con maggiore lucidità dal muretto McLaren. Le numerose comunicazioni tra gli ingegneri di Norris e Piastri saranno probabilmente oggetto di discussione per settimane. Tuttavia, ciò che è chiaro è che la McLaren ha dimostrato di essere una forza dominante, monopolizzando la prima fila in qualifica e le prime due posizioni in gara, senza mai essere minacciata dagli avversari. Questo successo ha permesso alla McLaren di superare la Ferrari nella classifica costruttori, posizionandosi al secondo posto, con la Red Bull nel mirino, non troppo distante vista la dipendenza di quest'ultima da un solo pilota che porta punti pesanti.


Parlando di Red Bull, in Ungheria si è verificato un altro dramma sportivo, questa volta tra Max Verstappen e il suo ingegnere Gianpiero Lambiase. L'olandese ha mostrato il suo lato peggiore, che emerge spesso quando non ha una monoposto dominante tra le mani. Già alla prima curva dopo la partenza, Verstappen ha tentato un'azzardata manovra esterna su entrambe le McLaren. Quando gli è stato comunicato che era sotto investigazione per aver superato i limiti della pista, ha espresso il suo disappunto con parole forti, ma è stato costretto a cedere la posizione a Norris per evitare una penalità. Da lì, è iniziata una serie di lamentele sulla vettura e sulla strategia, culminata con un'accusa infondata a Hamilton di averlo spinto fuori pista, smentita dallo stesso Lambiase.


Quando Verstappen ha tentato nuovamente un attacco su Hamilton alla curva 1, è finito lungo e ha provocato un contatto che lo ha portato a perdere la posizione a favore di Charles Leclerc, che ha concluso al quarto posto con la Ferrari, protagonista di una gara accorta e convincente.


La Ferrari, purtroppo, sembra ormai destinata a lottare per il quarto posto, essendo inferiore a McLaren, Mercedes e Red Bull. La perdita del secondo posto nella classifica costruttori lo dimostra chiaramente. Carlos Sainz, dopo un pessimo avvio di gara, si è ritrovato settimo in pochi istanti, chiudendo al sesto posto senza particolari sussulti.


Segnali di ripresa sono arrivati da Sergio Perez, settimo al traguardo partendo dalle retrovie, davanti a George Russell, anch'egli reduce da una qualifica deludente. In casa Racing Bulls-Honda, Yuki Tsunoda ha conquistato un nono posto, riscattandosi dall'errore in qualifica, mentre Daniel Ricciardo ha chiuso 12°. Lance Stroll ha preso l'ultimo punto disponibile con una Aston Martin-Mercedes ancora deludente, mentre il compagno Fernando Alonso ha finito dietro di lui.


Nico Hulkenberg con la Haas-Ferrari ha tentato di entrare nella top 10, ma ha chiuso al 13° posto davanti a una Williams-Mercedes poco competitiva. Anche la Sauber-Ferrari ha vissuto una giornata difficile, con Guan Yu Zhou relegato alle ultime posizioni. La situazione in casa Alpine-Renault rimane critica, con il team alla ricerca disperata di soluzioni.




© Cavalieri Garage & Co.

Comments


bottom of page