Max ha fatto un weekend in "stile Bagnaia". Nonostante non partisse come favorito, il tre volte campione del mondo ha realizzato una partenza perfetta, sfruttando al meglio la gomma usata e il posizionamento sul lato "sporco" della pista. Questo gli ha permesso di superare subito Norris in curva 1. Nel giro successivo ha raggiunto e sorpassato Russell, che aveva fatto una partenza incredibile portandosi in testa. Da quel momento, grazie anche a una strategia troppo conservativa della McLaren, Max ha potuto gestire le gomme con attenzione, fondamentale a Barcellona. Ancora una volta, Verstappen ha dimostrato che, anche senza la macchina migliore, è di un'altra categoria. Cosa potrebbe fare di più?
Norris ha perso un'altra vittoria, la seconda di fila, complice una partenza non perfetta che ha permesso a Max di passare. La gara, tuttavia, non era finita: la McLaren poteva ancora attaccare la Red Bull, specialmente dopo l'eccellente secondo stint di Norris. L'inglese era arrivato a 4 secondi dal leader, ma inspiegabilmente il box lo ha richiamato 3/4 giri dopo Max, facendogli perdere oltre 8 secondi. Un pit stop leggermente anticipato avrebbe potuto costringere la Red Bull a reagire. L'undercut a Barcellona era molto potente, quasi due secondi: nel peggiore dei casi, Norris si sarebbe trovato due secondi dietro Verstappen con più di 20 giri da completare e una vettura più veloce. La Red Bull non avrebbe potuto ritardare l'ultimo pit stop, considerando il passo della McLaren e la gestione delle gomme rosse durante tutto il weekend. Al massimo, avrebbero potuto copiare la strategia di Max, rientrando insieme all'olandese. Avrebbero così gareggiato ad armi pari, con la consapevolezza di avere una vettura migliore. Invece, hanno optato per una strategia conservativa, puntando al secondo posto. Paradossalmente, la strategia della Red Bull è stata più aggressiva di quella della McLaren, dimostrando ancora una volta quanto siano forti in tutte le aree.
Dietro, Mercedes e Ferrari si sono concentrate l'una sull'altra: Russell ha seguito la strategia di Sainz, mentre Leclerc ha replicato quella di Hamilton dopo essere partito dietro Sainz. Anche con Leclerc si sarebbe potuto rischiare di più, ma probabilmente sarebbe cambiato poco. La Ferrari deve migliorare soprattutto in termini di carico aerodinamico. Brutto weekend per Piastri, troppo lontano da Norris, soprattutto nel passo gara. Stesso discorso per Perez, arrivato a 26 secondi dall'australiano! Ottime prestazioni delle Alpine e di Hulkenberg. Alonso, invece, continua a essere in difficoltà, dando la colpa alla vettura, ma le sue prestazioni si sono avvicinate a quelle di Stroll, invece di aumentare la differenza tra i due.
© Simone Marchetti