
Max Verstappen continua a scrivere pagine di storia nella Formula 1, consolidando la sua dominanza con dieci vittorie consecutive in diverse tappe del mondo. Questo incredibile exploit supera persino la straordinaria cavalcata di Sebastian Vettel nel 2013, quando il pilota tedesco monopolizzò le corse dalla Belgio al Brasile. Max Verstappen, attualmente 25enne ma con un compleanno in arrivo il 30 settembre, sta emergendo come uno dei piloti più talentuosi e implacabili che questa disciplina abbia mai visto.
Nel Gran Premio d'Italia, Carlos Sainz ha fatto del suo meglio per resistere all'inarrestabile Verstappen, ma al 15esimo giro, il pilota olandese ha dimostrato ancora una volta la sua maestria. In un audace movimento di sorpasso alla Prima Variante, Verstappen ha suggellato la sua superiorità e non ha dato spazio a repliche.
Da quel momento in poi, Verstappen ha gestito la gara con facilità, permettendo persino a Sergio Perez, suo compagno di squadra, di ridurre il gap a soli 6 secondi. Perez ha fatto un buon lavoro, lottando dalla quinta posizione e superando tre avversari con sorpassi decisi.
Carlos Sainz, d'altra parte, ha dimostrato tenacia fino all'ultimo, cercando disperatamente di tenere dietro le due Red Bull, nonostante fosse evidente che erano superiori. Anche Charles Leclerc è entrato in gioco, tentando di sorprendere il suo compagno di squadra fino alla bandiera a scacchi. Nonostante la pressione costante, Sainz ha tenuto testa, rispondendo con grinta persino quando Leclerc è riuscito a superarlo per un breve momento.
Entrambi i piloti sono stati al limite, con blocchi e tagli di curve che hanno fatto salire l'adrenalina dei tifosi presenti in gran numero dopo la pole position di Carlos Sainz. Nemmeno i consigli del team radio, tra cui il classico "non prenderti rischi", sono riusciti a frenare Leclerc, che ha rischiato di danneggiare la sua vettura in una manovra audace. Alla fine, Sainz ha meritatamente ottenuto un posto sul podio ed è stato calorosamente applaudito dai tifosi mentre ritirava il trofeo.
Mercedes ha avuto una gara altalenante, con George Russell che ha tenuto il passo dei leader nelle prime fasi, ma si è accontentato della quinta posizione dopo il pit stop. Lewis Hamilton, d'altra parte, ha effettuato una notevole rimonta, risalendo fino alla sesta posizione dopo essere scivolato in nona posizione all'inizio della gara. Non senza polemiche, Hamilton è arrivato ad un contatto con Oscar Piastri, per il quale ha ricevuto una penalità di 5 secondi.
Il giovane pilota australiano, Piastri, aveva risposto con determinazione al primo attacco di Hamilton, portandolo a tagliare la Roggia. Ma nel giro successivo, Hamilton è andato a chiudere su Piastri, causando danni all'ala della McLaren dell'australiano. Nonostante la penalità, Hamilton è riuscito a mantenere la posizione su Alexander Albon, grazie a un'ottima prestazione nel finale di gara.
La gara è stata anche agitata per altri piloti, con Lando Norris e Albon che si sono dati battaglia, mentre Fernando Alonso ha ottenuto un solido nono posto. Valtteri Bottas ha conquistato l'ultimo punto disponibile, rimediando dopo un inizio difficile. È stato un peccato per Liam Lawson, il quale ha perso la possibilità di entrare in zona punti al suo secondo Gran Premio in carriera a causa di una strategia di pit stop sfavorevole.
Le Haas hanno avuto una giornata difficile, con Kevin Magnussen che ha chiuso in fondo al gruppo e Nico Hulkenberg che ha ottenuto solo il 17esimo posto, nonostante una buona partenza. Esteban Ocon ha subito un ritiro ai box, facendo scivolare le Alpine verso una gara da dimenticare. Yuki Tsunoda, purtroppo, non è nemmeno riuscito a partire a causa di un problema al motore nel giro di formazione, che ha portato a un ritardo di 20 minuti nella partenza della gara.

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