Come previsto, Gabriel Bortoleto ha dimostrato di poter chiudere in anticipo la partita a Monza, aggiudicandosi il titolo di campione della FIA Formula 3 2023 ancor prima che si spegnessero i semafori per la gara. Il pilota brasiliano aveva solo bisogno che Paul Aron e Pepe Martì non conquistassero la pole position per celebrare il suo primo titolo in carriera, e questo è proprio ciò che è accaduto. Aron ha finito terzo, mentre Bortoleto è giunto quinto, e Martì addirittura in sedicesima posizione.
Per Bortoleto, questo titolo è il risultato di una stagione ben disputata, caratterizzata da due vittorie, tre secondi posti, due giri veloci e una pole position. La sua leadership non è mai stata messa in discussione sin dal primo round a Bahrain. La certezza matematica del titolo è stata suggellata anche dal giro veloce del suo compagno di squadra Oliver Goethe, che gli ha regalato la sua prima pole position stagionale. Questo straordinario risultato ha portato grande gioia alla squadra Trident, che ha potuto festeggiare sul proprio terreno di casa, consolidando così il proprio dominio nella categoria, dopo la vittoria del titolo tra le squadre nella stagione 2021 e il titolo rookie nella Formula Regional della stagione precedente.
GARA 1: COLAPINTO VINCE, SUPER RIMONTA DI MINÌ E BROWNING
La squalifica dei piloti Hitech, compresi Gabriele Minì, Luke Browning e Sebastian Montoya, insieme a Francesco Simonazzi e Ido Cohen al termine delle qualifiche, ha dato a Franco Colapinto l'opportunità di avanzare fino alla 12esima posizione sulla griglia di partenza. L'orgoglioso pilota argentino ha sfruttato al massimo questa occasione, partendo dalla pole position per la Sprint Race e portandosi a casa la sua seconda vittoria stagionale. Questo successo lo ha catapultato a 110 punti, piazzandosi al secondo posto nella classifica generale dei punti. Colapinto ha beneficiato dei ritiri di Paul Aron e Pepe Marti, che sono stati coinvolti in un incidente multiplo causato da Caio Collet alla curva 1, mettendosi in lizza per il titolo di vice-campione.
Per il pilota di MP Motorsport, la principale minaccia è arrivata dal suo compagno di squadra, Mari Boya, che ha sorpassato Colapinto al via. Tuttavia, al decimo giro, Colapinto è riuscito a riprendere la testa della gara, ma Boya lo ha superato di nuovo dopo un paio di giri. Al 13esimo giro, il giovane argentino della Williams Junior Team ha dato il colpo decisivo. Boya è poi stato sfidato dal neo-campione Gabriel Bortoleto, che ha tentato di conquistare il secondo posto all'ultimo giro. Nonostante un contatto alla prima variante e alla curva Biassono, Boya è riuscito a respingere Bortoleto, dimostrando grande determinazione.
Bortoleto, ormai al riparo dalla pressione del titolo grazie alla sua prestazione in qualifica di ieri, ha compiuto una brillante rimonta dalla ottava alla seconda posizione. Questo risultato, unito al sesto e al settimo posto di Leonardo Fornaroli e Oliver Goethe, ha permesso alla Trident di avvicinarsi a soli quattro punti dalla Prema, creando così una battaglia avvincente per il titolo delle squadre che si terrà in gara 2.
La Prema ha subito una battuta d'arresto a causa del ritiro di Aron, che è stato coinvolto in una collisione con Collet sul rettilineo principale. Con una gomma forata, Aron non è stato in grado di frenare, investendo involontariamente Marti e Jonny Edgar alla Prima Variante. Dino Beganovic è arrivato 14esimo, mentre Zak O'Sullivan ha ricevuto una penalità di 10 secondi per aver messo fuori gara Gregoire Saucy.
Taylor Barnard ha fatto una bella performance, terminando quarto dopo il suo trionfale weekend a Spa, mentre Luke Browning ha compiuto un'incredibile rimonta di ben 22 posizioni per finire addirittura quinto, nonostante fosse stato escluso dalle qualifiche. Anche Gabriele Minì ha mostrato una buona capacità di recupero partendo dalla 26esima posizione, chiudendo ottavo davanti a Christian Mansell e Nikola Tsolov, quest'ultimo incapace di difendere la terza posizione che aveva in griglia e scivolando al decimo posto.
Nikita Bedrin ha fatto una prova solida, arrivando addirittura 12esimo a metà gara, nonostante abbia avuto solo 10 minuti di prove libere ieri prima che la sua vettura venisse avvolta dalle fiamme. Il pilota russo, con licenza tricolore, ha quindi ripagato il duro lavoro dei meccanici di Jenzer con una prestazione eccezionale.
GARA 2: RIVINCITA DI EDGAR, PREMA CAMPIONE TRA I TEAM
Al termine di una sfida avvincente, è stata la squadra Prema, di proprietà della famiglia Rosin, a coronare il successo nella classifica dedicata alle squadre per la quarta volta nelle ultime cinque edizioni della FIA Formula 3. Nonostante una deludente gara 1, che aveva permesso alla scuderia Trident di Maurizio Salvadori di ridurre il distacco a soli sei punti, la Prema ha conquistato meritatamente il titolo al termine di una stagione caratterizzata da cinque vittorie e 13 piazzamenti a podio. La piazza d'onore di Zak O'Sullivan è stata cruciale, garantendogli il titolo di vice-campione, mentre Paul Aron è finito terzo in classifica, ripetendo quanto ottenuto nelle stagioni 2021 e 2022 nella Formula Regional by Alpine.
Il team, guidato da Giacomo Ricci, aveva già conquistato il titolo tra i piloti al termine delle qualifiche di venerdì, ma ha sperimentato una giornata sfortunata con tutti e tre i suoi piloti. Il poleman Oliver Goethe non è riuscito nemmeno a prendere il via a causa di un problema all'acceleratore. Gabriel Bortoleto è stato spinto fuori pista da Nikola Tsolov ma è riuscito a recuperare fino al quinto posto finale, mentre una penalità di 5 secondi ha rallentato Leonardo Fornaroli.
L'ultima gara della stagione è stata vinta da Jonny Edgar, un giovane pilota britannico di 19 anni che ha fatto il suo ingresso nelle monoposto come un talento naturale, rappresentando il programma junior Red Bull fin dalla sua prima promettente stagione in Formula 4. Dopo aver conquistato il titolo nell'ADAC F4 al secondo anno, ha affrontato una stagione complicata nel FIA Formula 3 nel 2022, ma ha anche lottato con la malattia di Crohn. Nonostante un passato da promessa, il Red Bull Junior Program ha deciso di escluderlo al termine della stagione.
Jonny Edgar è rimasto in Formula 3 per un altro anno e, nella che potrebbe essere stata la sua ultima gara nelle categorie inferiori, ha ottenuto la sua prima vittoria personale nella serie. Questa vittoria ha segnato un ritorno al suo brillante talento, simile a quando ha conquistato otto vittorie in Formula 4. Questo successo potrebbe migliorare le sue prospettive in vista del suo debutto imminente nelle categorie superiori, come ha suggerito in un'intervista recente a Formula Scout.
Edgar è stato seguito da un trio tutto britannico, con O'Sullivan al secondo posto grazie a un doppio sorpasso su Caio Collet e Taylor Barnard nell'ultima ripartenza. Alla Lesmo 2, Barnard ha sorpassato anche il leader iniziale Collet, dimostrando che il suo eccezionale weekend a Spa non era un caso isolato.
Collet ha concluso quarto, seguito da Bortoleto, mentre Mari Boya ha preceduto Aron, Christian Mansell, Dino Beganovic e Rafael Villagomez. Francesco Simonazzi ha realizzato una notevole prestazione, chiudendo 11° a un passo dalla zona punti. Simonazzi è stato bravo a evitare problemi, recuperando ben 19 posizioni dalla parte posteriore della griglia di partenza.
La gara è stata segnata da numerose penalità comminate dai commissari a causa di numerosi contatti che hanno portato all'intervento della safety car in tre occasioni. Tra i piloti sotto la lente d'ingrandimento dei commissari c'erano anche Fornaroli e Minì, colpevoli di spingere fuori pista rispettivamente Aron e Nikita Bedrin. Minì ha anche colpito il suo compagno di squadra Sebastian Montoya, facendolo finire nella ghiaia della Roggia e richiamando la seconda safety car.
Alla ripartenza, Pepe Marti è stato coinvolto in un incidente con Ido Cohen, che ha portato all'ulteriore intervento della safety car, già entrata in pista in precedenza per rimuovere la vettura di Franco Colapinto, colpito da Tommy Smith.
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