GP ARABIA SAUDITA: PIASTRI CHIARISCE I RUOLI

Oscar Piastri ha mandato un chiaro messaggio al paddock: è lui l’uomo da battere in questo inizio di stagione 2025. Con la vittoria a Jeddah — la seconda consecutiva, la terza dell’anno e la quinta in carriera — l’australiano di 24 anni si prende la vetta del mondiale e, al tempo stesso, costringe la McLaren a fare i conti con una leadership interna sempre meno scontata.

Dopo il pasticcio in qualifica, Lando Norris ha limitato i danni in gara, risalendo fino al quarto posto dopo essere scattato dalla decima casella. Ma l’errore del sabato ha pesato, soprattutto se confrontato con la freddezza e la lucidità di Piastri, che ha condotto una gara impeccabile fin dal via.

Lo scontro diretto con Verstappen, atteso da tempo, si è finalmente concretizzato: i due si sono trovati affiancati in prima fila e Oscar non ha tremato. È scattato meglio, ha conquistato l’interno e si è preso la testa del gruppo. Max, fedele al suo stile aggressivo, ha cercato di reagire forzando la staccata e tagliando la variante, ma stavolta i commissari non hanno chiuso un occhio. La penalità di cinque secondi inflitta all’olandese ha pesato sulla sua gara, ma il ritmo della McLaren e la compostezza di Piastri lasciano intendere che il successo fosse comunque alla sua portata.

Dopo la debacle del Bahrain, la Red Bull ha mostrato segni di ripresa: pole position e secondo posto per Verstappen, prestazione solida in qualifica anche per Tsunoda, poi però rovinata dal contatto al primo giro con Gasly. Sarà Red Bull l’avversaria principale della McLaren? Forse sì, ma con un calendario che propone Miami come prossima tappa e con questa altalena di prestazioni, fare previsioni è rischioso.

Chi ha sorpreso in positivo è stata la Ferrari, almeno con Leclerc. La SF-25 ha finalmente mostrato un passo convincente sull’intera distanza di gara, e Charles ha colto al volo l’opportunità: dopo aver a lungo occupato la quarta posizione, ha superato con autorità Russell per salire sul podio — il primo del 2025 per lui. Il distacco finale di otto secondi da Piastri rappresenta finora il miglior risultato stagionale per la Rossa.

Fine settimana più grigio invece per Hamilton, settimo al via e settimo sotto la bandiera a scacchi. Il suo duello con Norris è stato spettacolare ma poco redditizio, e nel secondo stint ha perso terreno. Mercedes, che aveva dato segnali incoraggianti nelle gare precedenti, è apparsa meno brillante: Russell ha chiuso quinto, mentre ancora una volta ha impressionato Andrea Kimi Antonelli, sesto nonostante condizioni fisiche non ottimali. Un avvio di stagione oltre ogni aspettativa per il 18enne bolognese.

Positive anche le Williams: per la seconda volta nel 2025 entrambe le vetture sono andate a punti, ma stavolta senza dover contare sulle penalità altrui. Sainz ha lottato duramente per l’ottavo posto, mentre Albon ha chiuso nono tenendo a bada Hadjar, che ha portato un’altra Racing Bulls in top ten.

Alle spalle dei primi dieci, buona gara di Alonso, undicesimo, davanti a Lawson. Fine settimana complicato per la Haas, lontana dai livelli di Sakhir, e per la Sauber, sempre più fanalino di coda. Male anche Alpine, con Gasly fuori gioco già nel primo giro a causa dell’azzardo di Tsunoda. Doohan, invece, non è mai stato della partita.

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