Lando Norris ha spesso dovuto affrontare critiche, attacchi e persino derisioni. In molti lo hanno invitato a rivolgersi a uno psicologo, quasi fosse un'offesa, accusandolo di non essere all'altezza del confronto con Max Verstappen. Ma la sua risposta, secca e onesta, ha messo a tacere le insinuazioni: “Corro con correttezza e affronto i duelli con onestà”. Parole chiare, rivolte a chiunque volesse comprendere il suo approccio alle competizioni.
A Yas Marina, Norris ha dato prova di un talento straordinario, realizzando un autentico capolavoro. Già protagonista nelle prove libere, ha brillato in qualifica conquistando la pole position e ha concluso con una vittoria netta e indiscutibile nel Gran Premio a bordo della sua McLaren-Mercedes. Una performance impeccabile, senza errori o cali di concentrazione, pur portando sulle spalle il peso della lotta per il Mondiale Costruttori fin dai primissimi metri di gara.
La situazione si è complicata immediatamente dopo il via. Oscar Piastri, partito accanto a Norris in prima fila con l’altra McLaren, è stato speronato proprio da Max Verstappen. “Ecco lo stile del campione del mondo”, ha commentato via radio un incredulo Piastri, che si è ritrovato in fondo al gruppo. Per la McLaren, la perdita di una delle sue punte chiave è stata un duro colpo. A peggiorare la situazione ci hanno pensato le Ferrari: Carlos Sainz alle spalle di Norris e un Charles Leclerc scatenato, autore di una rimonta incredibile dalla 19ª posizione in griglia fino al podio, chiudendo in terza piazza.
La Ferrari, infatti, è stata pronta a cogliere ogni minimo errore di Norris, che però non ha mai vacillato. La sua McLaren MCL38 ha risposto perfettamente, e Lando è riuscito a gestire con freddezza e lucidità tutti i 58 giri della gara. La conquista del Mondiale Costruttori, ottenuto con 14 punti di vantaggio sulla Ferrari, è il risultato di un lungo e meticoloso lavoro iniziato tempo fa. Decisiva la leadership del team principal Andrea Stella, che ha saputo riorganizzare la squadra dopo la sua promozione al ruolo due anni fa. Stella, già apprezzato per le sue competenze tecniche, ha migliorato l’efficienza operativa, affinato l’organizzazione in pista e portato una nuova mentalità vincente, lavorando in perfetta sintonia con il CEO Zak Brown.
Fondamentale anche l'apporto degli ingegneri Rob Marshall, ex Red Bull, e Neil Houldey, che hanno sviluppato una monoposto in costante crescita fino a diventare, dalla primavera in poi, la più competitiva del campionato. A completare il quadro, le straordinarie prestazioni dei piloti: Norris, vicecampione del mondo con quattro vittorie, e Piastri, al suo secondo anno in Formula 1, quarto in classifica generale con due successi e una stagione da incorniciare. I due alfieri della McLaren sono stati gli unici a chiudere tutte le gare del 2024 in zona punti, contribuendo in maniera decisiva al titolo, che alla scuderia di Woking mancava dal 1998.
Dall’altra parte, Sainz e Leclerc hanno fatto il massimo. Nonostante l'impegno del pilota spagnolo, secondo al traguardo nella sua ultima gara con la Ferrari, la McLaren è apparsa semplicemente troppo veloce. Leclerc ha dimostrato grande determinazione con una rimonta straordinaria, e la Ferrari ha chiuso una stagione comunque positiva, mostrando un'importante capacità di reazione nei momenti difficili. Alla fine, quei 14 punti di distacco bruciano, ma testimoniano il livello raggiunto.
Anche la Mercedes ha avuto il suo momento di gloria con una bella rimonta di Lewis Hamilton, partito 16° e arrivato quarto, superando all’ultimo giro il compagno George Russell. Grazie a una strategia differente, con gomme medie montate nel finale, Hamilton ha mostrato la velocità di un vero campione, ricevendo i complimenti via radio dal team principal Toto Wolff. La gara di Yas Marina ha segnato la sua ultima apparizione con la Mercedes, squadra con cui ha vinto sei titoli mondiali, prima di iniziare la nuova avventura in Ferrari.
Discorso diverso per la Red Bull. Max Verstappen, nonostante i quattro titoli iridati, ha offerto uno spettacolo deludente, protagonista di un contatto evitabile con Piastri e di sfoghi contro i commissari sportivi, che ha definito “idioti” per la penalità ricevuta. Più che Norris, sembrerebbe lui ad aver bisogno di riflettere sul proprio comportamento. Sergio Perez, invece, si è ritirato in anticipo a causa di un contatto con Valtteri Bottas.
Tra le altre scuderie, spicca l'Alpine-Renault, che ha blindato il sesto posto nel Mondiale Costruttori grazie a una straordinaria gara di Pierre Gasly, settimo al traguardo. Nella prima parte di gara, il francese era addirittura terzo, superando le aspettative e chiudendo davanti alla Haas-Ferrari di Nico Hulkenberg. Più deludente la prestazione di Jack Doohan, all'esordio in Formula 1, rimasto nelle retrovie per tutta la corsa.
Infine, Fernando Alonso ha portato a casa due punti preziosi per l'Aston Martin, che ha chiuso al quarto posto nella classifica costruttori. Una stagione intensa, ricca di emozioni e colpi di scena, che ha consacrato la McLaren come squadra campione e gettato le basi per una nuova e avvincente rivalità in Formula 1.
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