Nel motorsport di oggi si sente spesso dire che i piloti contano meno rispetto al passato, che fare la differenza è diventato più difficile. Se ci pensiamo, questo è vero: la distanza tra un pilota mediocre e uno di talento si è ridotta, così come il divario tra le prestazioni delle vetture. Basta guardare agli inizi degli anni 2000, quando il distacco tra i team di punta e quelli di metà classifica era di circa un secondo al giro, soprattutto in qualifica. In quelle condizioni, anche un pilota straordinario avrebbe avuto poche possibilità di emergere senza un'auto competitiva. Lo stesso discorso vale nel Motomondiale, anche se qui il pilota ha sempre un peso maggiore nell'economia della gara.
Con questo contesto, spiccare oggi è molto più complicato: il livello di competizione è altissimo e i piloti sono tutti molto vicini in termini di prestazioni. Proprio per questo motivo, quanto stanno facendo Marc Marquez e Max Verstappen nel 2024 è ancora più impressionante. Due campioni assoluti, entrambi con uno stile di guida aggressivo e determinato, molto simili per atteggiamento in pista. Personalmente, il loro modo di correre, che spesso forza gli avversari ad adattarsi al loro ritmo, al limite del regolamento, non è sempre il mio preferito. Tuttavia, non si può negare il loro straordinario talento e la capacità di essere sempre al limite.
Marquez, da una parte, è tornato a dimostrare il suo valore dopo anni difficili a causa di un grave infortunio e del calo di prestazioni della Honda. Quest'anno ha dimostrato, se mai ce ne fosse bisogno, di essere ancora un pilota fondamentale per qualsiasi squadra. Anche se i suoi avversari principali in questa stagione non sono stati Martin o Bagnaia, Marquez ha superato nettamente i suoi rivali. Negli ultimi anni, la MotoGP è diventata una categoria in cui è molto difficile fare la differenza, soprattutto per la gestione delle gomme in gara. Nonostante ciò, Marc, su una moto che non conosceva, ha dimostrato di essere superiore a molti piloti che guidano la GP23 da anni. In più, a poche gare dalla fine, è ancora in lotta per il titolo, nonostante le GP24 siano generalmente più performanti.
Verstappen, dall’altra parte, per la prima volta nella sua carriera di, ha dovuto affrontare una stagione da title contender con una vettura non all'altezza degli avversari. Dopo una buona partenza, quando il campionato è tornato in Europa, la Red Bull non è più stata la macchina dominante, Max sì. Con alcune rare eccezioni – come il caso di Budapest – Verstappen ha continuato a mantenere un vantaggio significativo e rimane il favorito per il titolo. Anche se la McLaren ha fatto passi avanti, è chiaro a tutti quanto Verstappen sia un valore aggiunto fondamentale.
Nel motorsport moderno, è vero che non si può vincere senza un mezzo competitivo, così come era vero trent'anni fa: basti pensare ai titoli di Ayrton Senna, ottenuti sempre con vetture di alto livello. Tuttavia, in casi come quelli di Marquez e Verstappen, si può dire che senza di loro, quei mezzi non verrebbero nemmeno considerati i migliori.
© Simone Marchetti