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BRIEFING F1: GP UNGHERIA



Dopo il temuto trittico di gare Spagna-Austria-Gran Bretagna, giungiamo all’appuntamento estivo dell’Hungaroring, una pista ormai considerata un classico del calendario di Formula 1.


Questo circuito è noto per gare emozionanti, duelli avvincenti e temperature roventi, creando le condizioni ideali per uno spettacolo entusiasmante. Quest'anno, l'equilibrio delle prestazioni tra i principali team aggiunge ulteriore incertezza e interesse.


Negli ultimi cinque Gran Premi, quattro diversi piloti hanno conquistato la vittoria, con una Red Bull meno dominante e che deve affidarsi al talento del suo pilota principale. Nel frattempo, la McLaren e, in modo sorprendente, la Mercedes hanno mostrato un avanzamento significativo, delineando un quadro competitivo alla vigilia del Gran Premio ungherese.


La Ferrari, come noto, ha subito un netto peggioramento, con Charles Leclerc che fatica a tenere il passo. Alcuni aggiornamenti sulla monoposto hanno avuto effetti negativi, causando problemi di porpoising nelle curve veloci che limitano la competitività della vettura. Leclerc, sfortunatamente, sembra aver perso fiducia, raccogliendo solo 12 punti nelle ultime cinque gare. Questo è un segnale allarmante di una crescente frustrazione, soprattutto considerando che Nico Hülkenberg sulla Haas ha fatto meglio di lui. Leclerc, noto per essere emotivo e poco propenso ad accontentarsi, sembra ora confrontarsi con la realtà di aver forse puntato sul cavallo sbagliato, almeno per questo ciclo regolamentare.


La situazione tecnica della Scuderia Ferrari è altrettanto incerta. Cardile è in procinto di passare all'Aston Martin, mentre il tanto desiderato Newey pare più orientato verso la McLaren o la stessa Aston Martin. Tutto ciò avvantaggia team come McLaren e Mercedes, che puntano a insidiare la Red Bull. Tuttavia, solo la vettura di Verstappen è ancora in corsa, dato che Perez sembra destinato addirittura a lasciare il team a causa delle sue scarse prestazioni.


Anche McLaren e Mercedes hanno le loro difficoltà. La McLaren non ha ancora sviluppato quel killer instinct necessario per diventare una vincitrice seriale, mentre la Mercedes gode di un ritorno alla vittoria, ma deve ancora fare i conti con la presenza del loro sette volte campione del mondo, ormai promesso sposo della Ferrari.

D'altra parte, l’Aston Martin sta lavorando bene per il futuro, costruendo una struttura tecnica vincente e corteggiando Newey, il cui arrivo potrebbe rappresentare un serio problema per gli avversari.


In questo contesto, Verstappen continua a mantenere la rotta, dimostrando maturità e consapevolezza. Nonostante non abbia avuto la vettura più veloce, ha saputo gestire ogni situazione, vincendo quando possibile e accontentandosi quando necessario. Chapeau, come al solito.


Infine, per quanto riguarda gli altri team, sarà interessante vedere se la Haas confermerà i recenti progressi e chi, tra Williams e Racing Bulls, si giocherà i piazzamenti a punti.



© Simone Marchetti

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