Dopo una pausa insolita di quasi un mese, la Formula 1 torna a correre sul circuito di Austin per il Gran Premio degli Stati Uniti. Questo weekend si preannuncia particolarmente denso per gli appassionati di motorsport, con F1, MotoGP, Superbike e WRC in programma contemporaneamente. Forse una migliore pianificazione tra le varie organizzazioni avrebbe evitato questo sovraccarico di eventi.
Con Austin inizia il primo dei sei appuntamenti che concluderanno il mondiale di F1, su una pista tecnica e impegnativa. Le condizioni saranno rese più complesse dal nuovo asfalto e dalle previsioni di forte caldo, che potrebbero creare difficoltà nella gestione delle gomme, specialmente nella gara principale. Va ricordato che questo weekend include anche la sprint race, che ridurrà ulteriormente il tempo a disposizione per le prove libere.
Sul fronte del campionato, resta da vedere se la lotta per il titolo sia davvero conclusa. Verstappen ha ancora 52 punti di vantaggio su Norris, ma ha mostrato difficoltà nelle ultime gare, mentre Norris dispone della vettura più competitiva del momento, pur non avendo ottenuto tutti i risultati possibili.
Red Bull ha attraversato un periodo complicato nelle ultime gare, e la lunga pausa è stata un’opportunità per analizzare i problemi e cercare soluzioni. Il team arriva ad Austin convinto di aver risolto gran parte delle difficoltà, anche se, per ora, la loro principale certezza rimane Verstappen. Il resto dipenderà dall’effettivo miglioramento della vettura.
A Woking, in casa McLaren, si spera che Ferrari e Mercedes riescano a inserirsi nella lotta contro Red Bull. Nonostante sia improbabile che la pausa abbia cancellato totalmente il vantaggio austriaco, per riaprire realmente il campionato è necessario che anche gli altri team riescano a spingere Verstappen indietro.
Ferrari arriva con speranze ma poche certezze: presenterà presto una nuova ala anteriore piuttosto audace, mentre il nuovo fondo verrà introdotto in Messico. La squadra sta lavorando duramente per ridurre il gap quest’anno, con l’obiettivo di trasferire le soluzioni utili anche sulla vettura del 2025.
Anche Mercedes è in una situazione simile: ci sono aggiornamenti per la W15, ma dovranno essere verificati in pista. Le aspettative sono alte, ma resta l’incognita del riscontro pratico delle novità.
Il tempo ridotto per le prove libere sarà una sfida per tutti, ma forse meno per McLaren, che arriva con una monoposto più collaudata rispetto ai suoi avversari. Tutti i team porteranno aggiornamenti, ma dovranno trovare rapidamente il giusto assetto a causa del tempo limitato. La sprint race potrebbe persino essere usata come un’opportunità per testare e preparare la vettura per la gara principale.
Austin potrebbe essere un punto di svolta nella lotta per il titolo, sia per i punti in palio sia per le prestazioni. Il Circuit of the Americas (COTA) è uno di quei tracciati che mettono alla prova ogni aspetto della monoposto, e una buona prestazione qui potrebbe garantire competitività anche per le ultime gare della stagione.
Infine, un addio alle corse di F1 per Daniel Ricciardo, che sarà sostituito da Lawson alla Racing Bulls. L’australiano, considerato uno dei piloti più talentuosi della sua generazione, ha visto la sua carriera rallentata da alcune scelte discutibili, come il rifiuto della Ferrari per unirsi alla Renault. Ora si gode una pensione anticipata, anche se forse, con il senno di poi, avrebbe cambiato alcune decisioni.
Lawson, invece, affronterà la sfida di guadagnarsi un posto in Racing Bulls per il 2025 nelle prossime sei gare del mondiale, una sfida resa ancora più ardua dal fatto che il suo futuro dipenderà dal dottor Marko.
© Simone Marchetti