top of page
IMG_5941.jpeg

BRIEFING F1: GP OLANDA



Finite le vacanze estive, la Formula 1 riparte con il Gran Premio d’Olanda sul rinnovato circuito di Zandvoort.


Hamilton arriva a questo appuntamento reduce dalla sua seconda vittoria stagionale, ottenuta grazie alla squalifica del compagno di squadra Russell, trovato sottopeso al termine del vittorioso Gran Premio del Belgio. Pochi avrebbero previsto che Hamilton avrebbe avuto almeno due successi nel 2024. Merito di una Mercedes che ha ritrovato competitività, ma anche di un Hamilton che, a quanto pare, è stato dato per finito troppo presto.


La Red Bull potrebbe essere preoccupata dall'andamento delle ultime sette gare. Da Monaco al Belgio, Verstappen ha vinto solo due volte, di cui una in modo piuttosto fortunato, grazie a una gara rocambolesca in Canada, dove la McLaren sembrava avere un netto vantaggio.


Anche se Verstappen ha gestito bene le difficoltà nelle altre gare e ha sfruttato il vantaggio accumulato all'inizio della stagione, mantenendo 78 punti su Norris e addirittura 100 su Leclerc, è chiaro che la Red Bull non è più il riferimento assoluto in termini di prestazioni. Errori da parte di McLaren e Ferrari, insieme al talento dell'olandese, gli hanno permesso di arrivare alla pausa estiva con un margine di vantaggio rassicurante.


Cosa aspettarsi dalla ripresa dei Gran Premi? C'è molta curiosità di vedere se la modifica al regolamento imposta dalla FIA, che vieta l’uso di congegni per la frenata asimmetrica, inciderà ulteriormente sulle performance della Red Bull. Il team austriaco è sospettato di aver sviluppato un sistema che permetteva di variare la potenza frenante sull'asse posteriore, consentendo un assetto più rigido per le curve veloci, ma anche agilità nei tratti lenti. Sebbene non ci siano ancora prove concrete o sanzioni, la situazione ricorda il caso del motore Ferrari del 2019, che portò la FIA a intervenire senza rivelare completamente i dettagli.


Sarà interessante vedere se anche altri team subiranno un calo di prestazioni. In ogni caso, per Verstappen si prospettano gare più combattute rispetto al passato, come si è già visto con l’emergere del suo "vecchio" stile aggressivo nei sorpassi e il nervosismo in gara. Quanto a Perez, se già prima dei recenti sviluppi navigava in acque agitate, ora sembra definitivamente in difficoltà. Fortunatamente per lui, ha già rinnovato il contratto, anche se non sono da escludere eventuali rettifiche alle line-up gestite da Helmut Marko.


Per quanto riguarda i rivali, Mercedes arriva in Olanda forte di tre vittorie nelle ultime quattro gare. McLaren è attesa ad una prova di efficienza sul circuito di Zandvoort, caratterizzato dalle curve sopraelevate 3 e 14. Sarà cruciale sfruttare ogni minima superiorità in pista per conquistare il successo, un fattore limitante per il team di Woking quest'anno. Anche Norris è chiamato a fare un salto di qualità, essendo stato più volte falloso nei momenti cruciali contro Verstappen.


La Ferrari, invece, si presenta con il solito alone di incertezza. Gli alti e bassi della stagione rendono difficile prevedere una prestazione positiva a Zandvoort, pista che non ha mai portato fortuna al team italiano da quando è rientrata nel calendario. È stato trovato un modo per stabilizzare il retrotreno, agendo sui flussi verso il diffusore. Vedremo se i dati avranno ragione.


Nella parte bassa della classifica, occhi puntati sulla Williams, che porterà un consistente pacchetto di aggiornamenti per competere costantemente per i punti. Anche Haas e Alpine arrivano con ottimismo, grazie alle buone prestazioni delle ultime gare.


Si prevede una gara serrata, soprattutto in qualifica, dove storicamente i distacchi tra le monoposto sono minimi. Dato che i sorpassi sono difficili, la qualifica avrà un ruolo cruciale nell’esito della gara. Il meteo potrebbe aggiungere un’ulteriore variabile, con pioggia prevista per il sabato e asciutto la domenica. Sarà fondamentale mantenere la calma e sfruttare il momento giusto per piazzare il giro veloce in qualifica.


Chiudiamo con una nota su una recente polemica innescata dal campione NASCAR 2021 Kyle Larson e dai media statunitensi. Larson ha dichiarato di ritenersi un pilota più completo di Verstappen, sostenendo che l’olandese avrebbe più difficoltà a guidare le vetture della Cup Series rispetto a lui su quelle di F1. Un altro pilota americano ha parlato di presunta "arroganza" dei media non statunitensi nel ritenere i piloti di F1 superiori a quelli del motorsport americano.


Sebbene sia impossibile giudicare senza un confronto diretto, è sorprendente vedere con quanta facilità Larson si sia dichiarato superiore a Verstappen. La sua affermazione appare inutile e provocatoria, considerato che sa bene di non poter essere smentito senza un confronto reale. Larson sembra agitarsi inutilmente per attirare l’attenzione o sfogare una certa frustrazione per la mancanza di considerazione rispetto ai colleghi europei. Una cosa è certa: gli americani non brillano sempre per modestia e educazione, e questo ne è un altro esempio, simile alla loro abitudine di autoproclamarsi "campioni del mondo" in NBA. Forse è vero, ma come ha detto l’olimpionico dei 100 metri Noah Lyles: “Campioni del mondo di cosa?!”.



© Simone Marchetti

Comments


bottom of page