BRIEFING F1: GP GRAN BRETAGNA
- Simone Marchetti Cavalieri

- 4 lug
- Tempo di lettura: 2 min
Il Gran Premio d’Austria doveva segnare il ritorno in cattedra della Red Bull. Invece, si è trasformato in un punto di non ritorno. Il mondiale, almeno nella classifica piloti, ha cambiato padrone, e il costruttori potrebbe chiudersi con largo anticipo. La McLaren oggi detta legge.
Basta uno sguardo ai numeri: Leclerc è più vicino a Verstappen di quanto l’olandese non lo sia a Norris, mentre il leader è Piastri, sempre più convincente. I giochi sembrano ormai circoscritti all’interno del box papaya: due piloti in stato di grazia e la macchina migliore del lotto. A questo punto, persino l’abilità di Verstappen non basta più a mascherare le lacune tecniche di una Red Bull in evidente flessione.
E così si arriva a Silverstone. Non sarà solo un'altra tappa del mondiale, ma anche un evento storico per i tifosi britannici: il primo GP di casa per Lewis Hamilton da pilota Ferrari. Un’immagine forte, quasi surreale. Per anni il grigio Mercedes ha colorato le tribune inglesi, ma ora qualcosa potrebbe cambiare. Ci saranno più bandiere rosse sugli spalti? L’affetto degli inglesi per la Ferrari è sempre stato tiepido, ma Hamilton in rosso potrebbe risvegliare un entusiasmo sopito.
Per Maranello, si tratterà di un altro weekend utile a raccogliere dati sul nuovo fondo introdotto in Austria, in attesa della sospensione posteriore che debutterà in Belgio. Il 2025 è ancora in fase embrionale, mentre Hamilton — più ambizioso che mai — vorrebbe già concentrarsi sul 2026. Come spesso accade, troppe voci girano attorno alla Scuderia.
Anche Mercedes arriva a Silverstone con i nervi scoperti. Un pilota veloce ma ancora senza contratto, un team che sembra sempre più proiettato al futuro, e quel nome — Verstappen — che continua a ronzare intorno a Toto Wolff come una promessa (o una minaccia?) per il 2026. La débâcle del Red Bull Ring ha fatto male, soprattutto perché ha permesso alla Ferrari di scavalcarli nel mondiale costruttori. A casa loro, non possono permettersi un’altra figura simile.
Dopo la doppietta austriaca, alla McLaren viene quasi voglia di scherzare sull’egemonia che si sta consolidando. Ma scherzi a parte, è evidente che il mondiale è una faccenda interna tra Piastri e Norris. Il compito del team sarà delicato: lasciarli correre senza farsi del male.
Silverstone, con il suo equilibrio tra curve veloci e cambi di ritmo, rappresenta una sfida diversa rispetto all’Austria. Teoricamente, è una pista in cui la McLaren potrebbe incontrare più ostacoli. La Red Bull — o meglio, Verstappen — potrebbe trovarsi meglio. Ma basterà?
Mercedes e Ferrari potrebbero rientrare nella lotta per il podio. Le basse temperature aiuterebbero la Mercedes, mentre i curvoni veloci potrebbero adattarsi al pacchetto della SF-25. Ma, al solito, sarà il cronometro a parlare chiaro. L’unica certezza è che la McLaren non può abbassare troppo la guardia: un passo falso potrebbe riaprire una porta che sembrava ormai chiusa.
Silverstone, da sempre teatro di emozioni forti, promette un altro capitolo intenso. Ma stavolta, il copione sembra già scritto: è il mondiale della McLaren. Agli altri resta solo il ruolo di comparse.
© Simone Marchetti Cavalieri

