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BRIEFING F1: GP EMILIA ROMAGNA

  • Immagine del redattore: Simone Marchetti Cavalieri
    Simone Marchetti Cavalieri
  • 15 mag
  • Tempo di lettura: 3 min

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Il Circus della Formula 1 approda finalmente in Europa e lo fa con un appuntamento italiano. Imola, con il suo tracciato dedicato a Enzo e Dino Ferrari, è il primo vero circuito storico della stagione: un luogo che mescola emozioni, tecnica e ricordi, e che continua a mettere alla prova piloti e team come pochi altri sanno fare.


Il campionato arriva in Emilia-Romagna con gerarchie piuttosto consolidate: Oscar Piastri e la McLaren si trovano in cima a entrambe le classifiche, apparentemente senza rivali. La MCL39 si è rivelata una macchina pressoché perfetta e l’australiano, con freddezza e costanza, sta progressivamente relegando Lando Norris a un ruolo secondario, quando in molti lo avrebbero indicato come il candidato naturale alla vittoria finale.


Ma ogni gara fa storia a sé, e questo vale in modo particolare per un tracciato come quello del Santerno. A Imola, dove superare è complicato, la qualifica assume un'importanza cruciale: l’ora del sabato pomeriggio potrebbe decidere le sorti dell'intera domenica. Chi parte davanti ha in mano le chiavi della gara, mentre chi sbaglia rischia di restare invischiato nelle retrovie senza reali possibilità di rimonta.


Questo aspetto rappresenta un campanello d’allarme per Norris, che recentemente ha mostrato qualche crepa proprio in qualifica, vanificando gare altrimenti promettenti. A Imola, un sabato storto può significare l’esclusione dal podio, un lusso che il britannico non può permettersi. Il suo rendimento sarà osservato con particolare attenzione, anche perché è lui ora a dover confermare di meritare lo status di contendente al titolo.


Al contrario, la configurazione del weekend potrebbe favorire Max Verstappen, spesso capace di prestazioni eccezionali sul giro secco. Se l’olandese riuscisse a trovare la pole, anche una Red Bull meno dominante potrebbe trasformarsi in una seria candidata alla vittoria, mettendo in discussione la supremazia della McLaren.


L’edizione 2025 del Gran Premio di Imola ha però altri motivi per essere speciale. Kimi Antonelli, talento bolognese appena promosso in Mercedes, correrà praticamente in casa. Per lui si tratterà di una prima volta in Italia dal sapore emotivo fortissimo: il calore del pubblico, la familiarità del luogo e la pressione di chi sa di non poter sbagliare. Una sfida mentale oltre che tecnica.


Dall’altra parte, Lewis Hamilton vivrà la sua prima volta a Imola con la Ferrari. Un evento che unisce affetto e aspettative, amore e pressione. Correre con la Rossa in Italia non è mai banale, ma farlo su un circuito che porta il nome della famiglia Ferrari è un’esperienza a sé. E se la Scuderia non si presenta in forma smagliante, il carico emotivo sulle spalle del sette volte campione sarà ancora maggiore.


Imola è anche terreno fertile per sorprese e colpi di scena, specie in un weekend dove l’errore può cambiare tutto. I team di seconda fascia sperano di approfittarne, magari piazzando una prestazione solida al sabato per poi difendersi in gara. Tra le curiosità, anche il ritorno in pista di Franco Colapinto che prenderà il posto di Doohan in Alpine: un’occasione importante per mettersi in mostra.


Le previsioni meteo parlano di un fine settimana asciutto e soleggiato, il che permetterà a tutti di esprimere il massimo potenziale. Da tenere d’occhio la nuova mescola C6 introdotta da Pirelli: una gomma molto morbida che potrebbe influenzare la strategia dei pit stop e la gestione del passo gara.


Correre a Imola ha sempre un’aura particolare, quasi fosse un rito. Ma come spesso accade nella Formula 1 moderna, il rischio di restare delusi è concreto, soprattutto per i tifosi di Maranello che ancora ricordano i duelli epici del passato. Eppure, la speranza che questo circuito sappia regalare qualcosa di speciale, resta viva.


In casa Ferrari, realisticamente, si punta a limitare i danni e a portare a casa un risultato decoroso. Ma se c’è qualcuno che può davvero incendiare gli animi, è proprio Antonelli: un podio del giovane bolognese con la Mercedes potrebbe mettere d’accordo anche i ferraristi più appassionati.



© Simone Marchetti Cavalieri

 
 

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