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BRIEFING F1: GP AUSTRALIA

  • Immagine del redattore: Simone Marchetti Cavalieri
    Simone Marchetti Cavalieri
  • 13 mar
  • Tempo di lettura: 3 min


La stagione di Formula 1 2025 è alle porte, l’ultima prima dell’ennesima rivoluzione regolamentare che potrebbe, almeno sulla carta, rimescolare le carte in tavola. Tuttavia, l’esperienza insegna che le rivoluzioni raramente stravolgono davvero i valori in campo.


Si parte dall’Albert Park di Melbourne, circuito che richiama epoche passate e che porta con sé un senso di nostalgia per un motorsport forse più autentico. Ma con quale stato d’animo ci affacciamo a questa stagione? E soprattutto, quali saranno i reali equilibri della griglia?


Dando uno sguardo agli ultimi GP del 2024 e ai test pre-stagionali, la McLaren sembra aver preso il ruolo che fu della Red Bull nei primi anni di dominio di Verstappen. Velocissima sul giro secco, impressionante sul passo gara e forte del titolo costruttori, la squadra di Woking si presenta come la favorita assoluta. Ma la Formula 1 è imprevedibile, e sebbene Norris e Piastri abbiano tra le mani una vettura competitiva, le variabili in gioco sono tante.


Curiosamente, tra gli inseguitori non sembra esserci la Red Bull. Già nel 2024 erano emersi segnali di difficoltà, e i test hanno confermato il calo. Verstappen appare frustrato, e il team dovrà limitare i danni nelle prime gare, sperando di ritrovare competitività nel corso dell’anno. Ma la situazione non è delle migliori: Newey se n’è andato, Horner è distratto da questioni extra-sportive, Marko appare sempre più fuori fase e Verstappen stesso sembra guardare oltre.


Ferrari, come sempre, parte con speranze e ambizioni, ma il tempo dirà se queste sono fondate. La nuova vettura è un’evoluzione della SF-24, con modifiche importanti, tra cui una diversa geometria delle sospensioni anteriori che richiederà un periodo di adattamento. La chiave sarà lo sviluppo: se il team riuscirà a progredire nel corso della stagione, potrà essere della partita. Altrimenti, rischia di rimanere intrappolato in un ciclo già visto troppe volte.


Mercedes riparte con una novità intrigante: l’arrivo di Andrea Kimi Antonelli, talento emergente del motorsport italiano. La squadra sembra vicina alla Ferrari in termini di prestazioni e potrebbe tornare a giocarsi qualche vittoria. La grande incognita è se Russell e il giovane italiano avranno gli strumenti per riportare la Stella ai fasti di un tempo.


Tra gli outsider, la Williams è il nome più interessante. Con una rinnovata struttura tecnica e l’arrivo di Carlos Sainz, la squadra potrebbe tornare competitiva. Aston Martin, invece, sembra vivere un’altra stagione di transizione, aspettando il contributo di Adrian Newey per il 2026. E poi c’è Alonso: a 44 anni è ancora lì, pronto a lottare, ma fino a quando?


Sauber, ormai prossima alla trasformazione in Audi, punta al 2026 con Mattia Binotto a dirigere il progetto. Resta da capire quanto potere decisionale avrà realmente. Intanto, tra i team meno competitivi, Haas e Alpine si ritrovano agli estremi opposti: la prima criticata per la scelta di ingaggiare Ocon, la seconda applaudita proprio per averlo lasciato andare. Tuttavia, la presenza di Flavio Briatore ai vertici di Alpine riporta alla mente vecchie storie e solleva più di qualche perplessità.


Sul fronte piloti, il 2025 vede l’arrivo di diversi giovani talenti. Bearman e Lawson hanno già dimostrato qualcosa, mentre Hadjar, Bortoleto, Doohan e Antonelli sono tutti da verificare. Antonelli sembra destinato a grandi cose, mentre Hadjar e Doohan potrebbero avere vita difficile tra pressioni interne e concorrenza agguerrita.


Per quanto riguarda la prima gara, le opinioni si dividono: alcuni vedono una McLaren dominante, altri ritengono che il tracciato di Melbourne non sia indicativo dei reali valori in campo. In ogni caso, i punti in palio valgono tanto quanto quelli di qualsiasi altro GP, e chi vuole puntare al titolo dovrà partire col piede giusto. Con la pioggia prevista per domenica, gli errori saranno ancora più costosi.


Il mondiale 2025 conta 24 tappe e il rischio è che si trasformi in un monologo McLaren. Tuttavia, la speranza è che Ferrari, un Verstappen in cerca di rivalsa o un Antonelli pronto a sorprendere possano rendere la stagione più emozionante.


E ora, una domanda per i tifosi: meglio una stagione da protagonisti, persa all’ultimo con Leclerc, o un mondiale vinto con Hamilton? Io non avrei dubbi, e nemmeno il Drake ne avrebbe avuti. Buon mondiale a tutti!



© Simone Marchetti Cavalieri

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