Ieri abbiamo assistito a un dominio assoluto da parte di Lando Norris e della sua McLaren, proprio sul circuito di casa del campione del mondo Max Verstappen. La vettura di Woking ha dato il meglio di sé sul tracciato olandese, dove le numerose curve medio-veloci hanno esaltato le caratteristiche della MCL-38. Nonostante una partenza non perfetta e 15 giri trascorsi dietro Verstappen, Norris ha chiuso la gara con oltre 22 secondi di vantaggio sulla Red Bull numero 1. Ha anche segnato il giro più veloce proprio all'ultimo passaggio, completando una prestazione impeccabile. Tuttavia, il successo è stato a senso unico nel box McLaren.
Oscar Piastri è stato la vera delusione del Gran Premio. Sebbene alcuni commentatori ritengano che Norris sia superiore all'australiano, trovo difficile credere che Piastri sia così distante dal suo compagno di squadra da non riuscire a conquistare un podio che sembrava alla portata. Nonostante una qualifica deludente (un errore nel giro buono può capitare, soprattutto a un pilota al suo secondo anno) Piastri avrebbe dovuto comunque arrivare secondo. Anche la sua partenza non è stata brillante, e la McLaren, pur essendo molto efficace in aria libera, soffre quando è dietro ad altre vetture. Mentre Norris è riuscito a superare Verstappen, Piastri ha faticato a insidiare Leclerc, nonostante avesse gomme più fresche e una macchina molto competitiva.
Se il livello di performance tra McLaren e Red Bull resterà invariato, il campionato piloti sarà certamente aperto. Tuttavia, per mettere davvero sotto pressione Verstappen, la McLaren deve puntare a ottenere doppiette regolari. Se si continueranno a commettere errori di strategia, partenze sbagliate e a dare ordini di squadra discutibili, il rischio è che il 2024 lasci più rimpianti che soddisfazioni. Invece, per il campionato costruttori, la superiorità attuale della McLaren è evidente, e non dovrebbero esserci problemi a conquistare il titolo. Con Verstappen che praticamente porta punti da solo per la Red Bull, la vittoria nel campionato costruttori per il team di Woking sembra ormai scontata. Oppure no?
© Simone Marchetti