6 ORE DI SAN PAOLO: ANALISI BOP
- Simone Marchetti Cavalieri

- 10 lug
- Tempo di lettura: 3 min
Aggiornamento: 30 lug

Il WEC torna in pista questa settimana, e con lui anche uno degli elementi più discussi del campionato: il Balance of Performance. In mattinata è stata pubblicata la tabella aggiornata dei parametri in vista della tappa di San Paolo, la quinta del mondiale endurance. Come sempre, è utile avere sotto mano anche i dati del BoP 2024, per evitare analisi affrettate e mettere i numeri in prospettiva.
In linea con quanto visto nel corso di questa stagione — ad eccezione del round inaugurale in Qatar — Ferrari e Toyota continuano a subire variazioni molto simili rispetto allo scorso anno. Anche in Brasile le due LMH avranno lo stesso peso, portato a 1069 kg. Diverso invece il discorso sulla potenza, che scende sotto i 250 kW: la 499P è fissata a 480 kW, la GR010 a 485. Una situazione che ricorda quella di Spa, dove Ferrari, Toyota e Porsche avevano ricevuto una significativa riduzione di potenza rispetto al 2024.
Per Porsche è la prima volta nel 2025 in cui torna ad avere un margine di peso favorevole rispetto a Ferrari e Toyota, una condizione che rievoca lo scenario dell’anno scorso. Anche in questo caso, però, la potenza delle 963 viene limitata sotto i 250 km/h, con un ulteriore -3% oltre quella soglia.
C’è curiosità per la prestazione di Peugeot, che si presenta con 21 kg in meno rispetto al 2024. Il degrado gomme, fattore decisivo a San Paolo l’anno scorso, non è mai stato il punto forte della 9X8, ma il nuovo BoP potrebbe compensare in parte questo limite.
Situazione più complicata in casa BMW: la loro LMDh sarà la terza vettura più pesante del lotto, con 1058 kg, e nemmeno i valori di potenza e power gain sembrano incoraggianti. È lecito aspettarsi una gara di contenimento. Discorso simile per Alpine, che parte leggermente meglio di BMW, ma comunque lontana dai valori di vertice.
Le Cadillac, grazie a un pacchetto potenzialmente veloce, potrebbero farsi valere, ma la quota elevata del tracciato — che penalizza i motori aspirati — e un power gain piuttosto limitato potrebbero limitarne le ambizioni.
Ferrari, rispetto allo scorso anno, sembra aver finalmente risolto il problema del degrado gomme, soprattutto grazie all’impiego di mescole più morbide. Questo potrebbe rivelarsi un elemento cruciale a San Paolo. Nel 2024 le 499P erano forti sul giro secco, ma soffrivano nel secondo stint, accumulando distacchi consistenti da Toyota e Porsche. Nonostante i 9 kg in più e la minore potenza, le Rosse potrebbero comunque essere della partita — ma non le vedo come favorite.
Toyota, che aveva dominato l’edizione passata, non sta impressionando nel 2025, ma potrebbe sfruttare questa occasione per invertire la rotta. La Porsche, invece, arriva con quello che probabilmente è il BoP più favorevole dell’anno. Dopo aver corso le prime gare con circa 20 kg in più rispetto al 2024 (esclusa Le Mans), ora si presenta in condizioni ideali. Lo scorso anno, la 963 #6 si rese protagonista di una rimonta straordinaria, risalendo dal fondo al secondo posto dopo una foratura, e superando la #5 che aveva avuto una corsa regolare.
Quest'anno Estre e Vanthoor saranno certamente della partita. Anche se la gestione gomme non è più quella di un tempo — complice lo sviluppo dei “joker” in ottica Le Mans — restano loro i miei favoriti, a maggior ragione se il meteo dovesse riproporre le condizioni dello scorso anno.

© Simone Marchetti Cavalieri

